Italia

i progettisti del « Gruppo 1 » : Cesare M. Casati Joe Colombo Giulio Confalonieri Enzo Hybsch Luigi Massoni C. Emanuele Ponzio

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Un gruppo di giovani architetti italiani ha presentato, la primavera scorsa, a Genova, in occasione della prima «Eurodomus », sotto il nome di « Domusricerca », il primo risultato di un lavoro che ci sembra molto interessante per diverse ragioni.

Per prima, 1’esistenza stessa di « Domusricerca»: si tratta infatti di una società, fondata dall’editoriale « Domus » e da due industrie di arredamento Arflex e Boffì, col solo scopo di promuovere la ricerca, senza alcun immediato interesse commerciale, nel campo della abitazione.

Questa ricerca, affidata di volta in volta a diversi gruppi di architetti, ha quindi per oggetto i più vari problemi della abitazione moderna: dalle nuove proposte nell’uso di un materiale, allo studio della pianta dell’appartamento; dal disegno di nuovi mobili, alla prova di nuovi materiali. Neppure limitazioni, quindi, nei propositi di « Domusricerca ».

La prima edizione di questo esperimento, destinato non soltanto a continuare, ma a svilupparsi considerevolmente (e lo si è visto già alla sua presentazione al pubblico), è stata dunque condotta senza dare agli archi-

tetti dei compiti definiti, ma lasciando loro la più completa libertà, salvo l’impegno di fare delle proposte completamente nuove.

Questo fatto ha portato, per esempio, alla sperimentazione di particolari applicazioni di certi materiali al di fuori del loro uso tradizionale, interessando così altre industrie che, chiamate all’inizio come collaboratrici, sono divenute a loro volta, per l’interesse dei risultati ottenuti, promotrici di altre ricerche.

Un altro motivo di interesse viene, secondo me, dal fatto che, benché gli architetti siano stati chiamati e abbiano lavorato per la ricerca pura, molte delle proposte presentate hanno avuto immediatamente un risultato pratico, cioè sono già divenute oggetto di produzione industriale. Dimostrazione quindi che la libera ricerca può portare anche rapidamente dei risultati pratici per l’industria.

Illustriamo ora brevemente, i principi che hanno guidato il lavoro del gruppo e i risultati che sono stati raggiunti.

Nella presentazione al pubblico, scritta dagli stessi architetti, si poteva leggere: « ... vogliamo proporre soluzioni nuove in una assoluta libertà di espressione... » Questa libertà è stata costantemente presente, sia nel progettare la pianta dell’appartamento, sia nel disegno dei mobili o dei servizi, sia nell’uso dei materiali.

Esaminiamo prima di tutto la pianta: si vede subito che è stata rovesciata l’impostazione tradizionale col corridoio centrale e le stanze legate alle pareti esterne. Anzi, non si parla nemmeno più di corridoio, ma di uno spazio perimetrale percorribile, che integra lo spazio abitabile: le camere si aprono su di esso, ed esso stesso fa parte delle camere, che sono completamente aperte verso l’esterno. Ciò permette una maggior libertà di movimento (la « passeggiata » nella casa), un continuo cambiamento di prospettive, e inoltre un ottimo sfruttamento della superficie; infatti, in 162 metri quadrati, sono stati ricavati un soggiorno e pranzo, cucina, due bagni e quattro camere: letto per i genitori, letto per i ragazzi, camera per la donna e lavoro, studio o camera per gli ospiti.

Le divisioni tra locale e locale sono costituite da pareti mobili rivestite in laminato plastico: i divisori tra i bagni e i locali adiacenti sono delle paretiarmadio. Infine, le camere possono essere isolate dal percorso perimetrale da pareti estensibili semitrasparenti e autoilluminanti : che permettono, di giorno, di aver luce all’interno della stanza anche a parete chiusa e, di notte, di avere la sorgente luminosa nella stessa posizione della luce diurna.

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Per quanto riguarda la progettazione dei mobili, si è cercato, da un lato, di realizzare quanto più possibile un « Design » integrale della casa: esempio di ciò le pareti-armadio, l’unità bagno, l’unità cucina; da un altro lato di avere degli elementi con grande flessibilità di uso. Vedi il tavolo pieghevole che può assumere tre diverse dimensioni (diversi usi, quindi) o il divano la cui sezione particolare permette, ruotandolo su se stesso, varie posizioni di sedile.

Anche nell’uso dei materiali si sono fatti esperimenti interessanti: il pavimento della cucina e del percorso perimetrale, ad esempio, è stato realizzato in acciaio inossidabile, su di un supporto elastico ed isolante; il pavimento di uno dei due bagni è in laminato plastico; gli armadi, componibili, hanno le antine in laminato plastico stampato; il tavolo è costruito impiegando esclusivamente laminato plastico a forte spessore; i letti dei ragazzi e i divani hanno la struttura in fiberglass.

Infine, sono stati presentati in questo appartamento alcuni oggetti prodotti dai migliori artigiani italiani, che si sono recentemente riuniti sotto il nome di « centro italiano produzioni d’arte ». Citiamo qui ancora le parole dei progettisti, che chiudono la loro presentazione dicendo : « alle necessità funzionali che evidentemente caratterizzano i prototipi presentati, abbiamo voluto accostare la libertà espressiva delle forme artigianali proprio perchè crediamo che la libera scelta di questi oggetti garantisca e meglio possa esprimere la personalità dell’uomo che vive la casa d’oggi. »

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Domus ricerca Fondée par la revue d’art et d’architecture Domus et par deux industries d’ameublement, Arflex et Boffi, la société Domus ricerca a présenté au printemps 1966 à Gênes, dans le cadre de la première Eurodomus, le résultat d’un travail intéressant voué à la recherche dans le domaine de l’habitation. (Nouveauté du matériau, du plan, du mobilier, etc.) Placées sous le signe de la liberté, les conceptions neuves de Domus ricerca proposent ainsi un appartement à parcours périmétral, avec chambres complètement ouvertes vers l’extérieur, d’où augmentation de la liberté de mouvement, changement continu des points de vue et excellente utilisation de l’espace disponible (162 m2 pour salle de séjour-salle à manger, cuisine, deux bains, quatre chambres). Locaux séparés par des parois mobiles, des parois-placards et des cloisons extensibles à revêtement plastique translucide contenant des tubes fluorescents (éclairage).

Meubles à usages multiples, réalisés dans des matériaux inédits (laminé plastique, fibre de verre). Décoration fournie par les meilleurs artisans italiens récemment groupés sous le sigle Centro Italiano Produzioni d'Arte. Confirmation est ainsi donnée que, dans la maison moderne industrialisée, il faut à l’homme la présence de ces objets — manifestation du travail manuel et de la liberté créatrice — qui lui donnent et redonnent le sens de sa condition.

Die Gesellschaft Domus ricerca, die von der Kunst- und Architektur-Revue Domus und zwei Möbelfirmen, Arflex und Boffi, gegründet wurde, hat in Genua im Rahmen der ersten Eurodomus das Ergebnis einer interessanten Arbeit, die sich mit Neuheiten im Wohnungsbereich beschäftigte, vorgestellt. (Neuheit des Materials, des Planes, der Einrichtung usw.) Unter dem Zeichen der Freiheit wurde von dem Domus ricerca eine Wohnung mit kreisförmigem Außengang vorgeschlagen.

Die Zimmer öffnen sich vollständig gegen außen, daher eine Steigerung der Bewegungsfreiheit, ein stetiger Wechsel der Blickpunkte und eine ausgezeichnete Ausnützung der zur Verfügung stehenden Fläche (162 m2 für Wohn-Eßraum, Küche, zwei Badezimmer, vier Zimmer). Die Räume sind durch bewegliche Wände, durch Wandschränke, durch ausdehnbare Trennwände mit durchscheinender Plastikverkleidung und Leuchtröhren in deren Innern (Beleuchtung) getrennt.

Vielseitig verwendbare Möbel aus neuen Materialien (gewalztes Plastik, Glasfasern).

Die Dekorationen wurden von den besten italienischen Handwerkern, neuerdings unter dem Namen Centro Italiano Produzioni d'Arte vereinigt, erstellt. Es wurde damit bestätigt, daß der Mensch im modernen industrialisierten Haus die Gegenwart dieser Dinge, die Äußerung der handwerklichen Arbeit und der schöpferischen Freiheit, die ihm den Sinn seines Daseins geben und wiedergeben, braucht.

Fundada por la revista de arte y de arquitectura Domus y por dos industrias de menaje, Arflex y Boffi, la sociedad Domus ricerca ha presentado en la primavera de 1966 en Génova, en el cuadro de la primera Eurodomus, el resultado de un trabajo interesante consagrado a la investigation en el dominio de la habitation. (Novedad del material, del plano, del mobiliario, etc.) Colocadas bajo el signo de la libertad, las concepciones nuevas de Domus ricerca proponen asl un departamento de recorrido perimetral, con piezas completamente abiertas hacia el exterior, de donde el aumento de la libertad de movimiento, cambio continuo de puntos de vista y excelente utilización del espacio disponible (162 m2 para living-comedor, cocina, dos banos, cuatro piezas). Locales separados por paredes móviles, paredes-alacenas y tabiques extensibles con revestimiento plastico translucido que contienen tubos fluorescentes (alumbrado).

Muebles de usos multiples, realizados en materiales inéditos (laminado plàstico, fibra de vidrio). Decoración suministrada por los mejores artesanos italianos recientemente agrupados bajo el nombre Centro Italiano Producciones de Arte. Con esto se confirma que, en la casa moderna industrializada, le es precio al hombre la presencia de estos objetos — manifestation del trabajo manual y de la libertad creadora — que le dan y restituyen el sentido de su condición.

Founded by the revue of art and architecture Domus in association with two furniture manufactures, Arflex and Boffi, the society Domus ricerca unveiled at Genoa in the spring of 1966 the result of research undertaken (new materials, plan types, furniture etc.) within the framework of the first Eurodomus.

Based on the idea of liberty, Domus ricerca proposed an appartment with perimeter access, all rooms completely open to the exterior, with a resultant liberty of movement, continual changing of viewpoints and very high utilisation ratio (1620 ft2 for living-dining room, kitchen, two bathrooms and four bedrooms). Rooms are separated by movable partitions, panel walls and extendable translucent plastic faced partitions containing fluorescent tubes for lighting.

The furniture is multi-purpose, constructed in modern materials (plastic laminates and glass fibre). The decoration was by a recently formed group Centro Italiano Produzioni d'Arte.

This project confirmed that in the modern industrialized house, man has need of the manifestation of manuel work and creative liberty to remind him of his status in the world.

Foto: Casali Domus

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